A ottobre 2019 era stato stipulato il contratto delle opere propedeutiche (viabilità, sottopassi, isola ecologica, laghetto di laminazione) con il raggruppamento temporaneo di imprese vincitore dell’appalto: Inso Spa capogruppo, storica società fiorentina leader mondiale nella costruzione di ospedali ‘chiavi in mano’, la cui proprietà è stata recentemente acquisita dal colosso Fincantieri per il 90% e dalla Regione Toscana (attraverso SICI SGR Spa) per il restante 10% e mandante Consorzio Integra, attraverso le consorziate: CMB Società Cooperativa di Carpi (MO) e CMSA Società Cooperativa di Montecatini Terme (PT).
Questi interventi sono terminati senza rilevanti scostamenti sui tempi previsti, nonostante la pandemia, per cui oggi è stato sottoscritto il contratto da 240 milioni di euro per le nuove costruzioni e di 130 milioni per la gestione e manutenzione. L’appalto prevede infatti, nell’arco temporale di circa 4 anni, la costruzione di edifici a uso sanitario e didattico, per l’Università di Pisa e poi, per i successivi 9 anni, la gestione e manutenzione sia del patrimonio immobiliare di nuova edificazione sia di quello esistente nel presidio ospedaliero di Cisanello; la gestione e produzione del calore, la manutenzione di edifici e impianti, la logistica dei trasporti, comprese le attività di tutta la fase di start-up propedeutiche all’avviamento dell’intero complesso di Cisanello.
Il raggruppamento di imprese aggiudicatario dei lavori dovrà infatti attivare i nuovi edifici curando il trasferimento dei reparti sia dal presidio ospedaliero storico di Santa Chiara a Cisanello, sia all’interno dei vari padiglioni di Cisanello. Inoltre dovrà procedere all’acquisto e alla valorizzazione immobiliare del complesso monumentale del Santa Chiara, che sarà dismesso una volta realizzato il nuovo polo.
“Si tratta di un’operazione di importanza strategica enorme per la collettività e per il servizio sanitario regionale – dichiara il direttore generale dell’Aoup Silvia Briani – perché consentirà, da un lato, di riqualificare una delle aree di maggiore pregio storico della città (Santa Chiara), dall’altro di eliminare definitivamente la frammentazione dei reparti ospedalieri su due presidi”.
“L’eccellenza nella ricerca ha bisogno di strutture d’eccellenza come il Nuovo Santa Chiara – ha commentato il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella – Una volta ultimato, il nuovo ospedale darà un significativo impulso anche alle attività di ricerca e di didattica che la nostra Università qui porta avanti, contribuendo allo sviluppo di cure e alla formazione di nuove generazioni di medici. E quanto stiamo vivendo da un anno a questa parte ci dà la misura esatta dell’importanza del cammino che stiamo iniziando”.
“Siamo particolarmente soddisfatti per la concreta attuazione di una strategica iniziativa, fortemente voluta dai sottoscritti e svolta in continuità aziendale, che consente di coniugare al meglio le esigenze di riqualificazione di una delle più importanti città italiane con quelle, sempre più attuali, del rafforzamento dei presidi sanitari di natura pubblicistica”, hanno affermato i commissari straordinari Giovanni Bruno, Gianluca Piredda e Matteo Uggetti.
Foto Enrico Mangano/Nicola Gronchi
Per il sindaco di Pisa Michele Conti: “La firma del contratto rappresenta un’altra importante tappa nel percorso di completamento del nuovo Santa Chiara a Cisanello. Un’opera di grande importanza per la sanità pubblica e anche per la nostra città. Per questo come amministrazione comunale stiamo facendo la nostra parte, accompagnando lo sviluppo del nuovo grande polo ospedaliero con interventi che ridisegnano la Pisa del futuro, per i residenti e per chi verrà a curarsi nella nostra città: penso ai lavori sul parco urbano di Cisanello, grande polmone verde di Pisa e alla progettazione della nuova Tramvia dalla Stazione centrale di Pisa all’ospedale. Diamo forma a Pisa attraverso uno sguardo di prospettiva con servizi efficienti e mobilità sostenibile”.
“Con oggi – dichiara il presidente della Regione Eugenio Giani – in tempo di pandemia e nonostante la pandemia, parte uno dei cantieri più importanti in Italia, che restituirà alla città e alla Toscana uno dei poli ospedalieri più avanzati e grandi d’Europa e si dà il via per Pisa a una delle più grandi trasformazioni urbanistiche perché sposterà definitivamente dal centro storico ospedale e Università, per la parte relativa alla Scuola di Medicina e ai suoi Dipartimenti, dopo secoli”
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